Filari di vigneti che raggiungono l’orizzonte e polverosi sentieri di campagna: il vino Brunello nasce qui, nella dolce armonia delle colline senesi. Forte e verace come la sua terra d’origine, il Brunello può essere prodotto soltanto nella zona di Montalcino, secondo un ferreo disciplinare di produzione. La storia enologica di queste terre affonda le radici nella notte dei tempi.
Le vigne della Val D’Orcia hanno sempre prodotto un vino rosso vigoroso e dal tannino potente. Montalcino si trova in una posizione strategica lungo la via Francigena, dove nel Medio Evo transitavano numerosi pellegrini diretti a Roma. Erano soliti fermarsi e rifocillarsi con il vino rosso buono di quella zona, la cui fama spinse gli abitanti del luogo a produrne sempre di più. Nel 1600 nasce il Brunello ad opera di un farmacista, Clemente Santi, il quale ebbe l’intuizione di voler utilizzare l’uva tipica della zona, la Sangiovese, per una vinificazione in purezza. Un sesto senso geniale che ha portato alla produzione di un vino simbolo non solo della Toscana nel mondo, ma anche di un lifestyle che parla di lusso e raffinatezza. Un’ascesa lenta ma costante che ha saputo richiamare sul suolo toscano produttori di ogni parte del mondo.
Il Brunello di Montalcino è un regalo ideale in ogni occasione. Prezioso ed elegante, è capace di stupire e conquistare qualsiasi palato, da quello più inesperto a quello competente e amante dei sapori complessi. Un’idea originale e utile può essere quella di accompagnare la bottiglia in regalo con una pergamena scritta di proprio pugno. In tale foglio si potrà narrare la storia del prodotto e soprattutto le modalità per poterlo gustare nel modo migliore.
Questo vino è un’esplosione di profumi ed è capace di impegnare anche il naso più esperto. La cornice sotterranea è composta da sentori di sottobosco, argilla e note muschiate di felce. Il Brunello racconta, nelle sue note più tenaci, della terra dalla quale proviene, narra della dolcezza antica delle colline senesi. Un rapido sentore di violette gioca divertito con profumi balsamici e frutti rossi. Inebriante come il più prezioso dei profumi, è in grado di catturare il palato al primo assaggio. Il tannino è potente, il vino è strutturato, caldo e rotondo con una persistenza invidiabile. Il Brunello è un’esperienza difficile da tradurre in parole così come il suo colore che ricorda una cascata di rubini preziosi.
Il Brunello si vive e non si racconta.
Il Brunello di Montalcino va servito nei bicchieri appositi, i Bordeaux. Larghi e panciuti, permettono al vino di respirare e di arricchirsi di ossigeno. Questi calici presentano un profilo antico e elegante che permette di cogliere le infinite sfumature purpuree di questo tesoro dell’enologia italiana. Il bordo sottile consente una degustazione piena e ricca mentre l’apertura larga permette la perfetta concentrazione in bocca degli aromi tipici di questo vanto dell’enologia italiana.
Il Brunello va servito ad una temperatura di circa 20 °C e accompagna egregiamente i piatti tipici della tradizione toscana. È ideale in abbinamento con i salumi della regione, così particolari e sapidi, e con i taglieri di formaggi a pasta dura. Accompagna con discrezione i piatti a base di selvaggina e cinghiale oltre a tutti i primi caratterizzati dalla presenza del pomodoro. Le ultime tendenze gourmet affiancano addirittura il Brunello ai piatti appartenenti alla cucina internazionale. È un vino passe-partout in grado, come un novello Re Mida, di trasformare in oro tutto ciò che lo accompagna.
Acquistare una bottiglia di Brunello vuol dire possedere un piccolo tesoro. In virtù di questo, va conservato con mille attenzioni. Il suo luogo ideale è la cantina, dove va conservato orizzontalmente per almeno tre settimane prima dell’apertura. Soltanto in questo modo potrà sprigionare tutto il suo fascino, rendendo giustizia al lungo processo di invecchiamento che ha alle spalle.
Un piccolo segreto del mestiere: per gustare al meglio una bottiglia di Brunello invecchiata, va utilizzato un decanter in cristallo. La lucentezza e la fine trasparenza di questo materiale esalterà a dovere le infinite sfumature del vino invecchiato, mentre la forma del decanter permetterà un’adeguata ossigenazione del prezioso contenuto.